Eco Analisi Chimiche

ECO2000 offre ai suoi clienti un servizio completo di gestione dei rifiuti e, per questo motivo, abbiamo attivato una convenzione con un laboratorio certificato Accredia che ci permette di assicurare ai nostri clienti l’attività di analisi chimica sui rifiuti.

Le analisi chimiche sui rifiuti non sono sempre obbligatorie ma ci sono situazioni in cui, a prescindere dall’obbligo, è necessario verificare le caratteristiche chimico organolettiche di un rifiuto.

La normativa vigente definisce le situazioni specifiche in cui vige l’obbligo ed è importante attenersi a queste direttive per trovare la soluzione per il corretto smaltimento ed evitare pesanti sanzioni.

Tipologie di analisi chimiche sui rifiuti

Classificazione

servono a stabilire la pericolosità di un rifiuto

Smaltimento/recupero

servono ad accertare l’ammissibilità a un certo tipo di destinazione

Prescrittive

servono a rispondere a richiesti degli Enti di controllo

Caratterizzazione

servono a descrivere nel dettaglio il rifiuto e tutte le sue componenti

Per scegliere l’analisi chimica da effettuare su un rifiuto è importante raccogliere informazioni confrontandosi con l’azienda cliente, il laboratorio di analisi e l’eventuale sito di destinazione. È importante definire quali sono le analisi significative che ci permettono di conoscere in maniera approfondita un rifiuto.

A seconda della situazione dovremo fare tutta una serie di valutazioni preliminari per capire che tipo di analisi fare. La valutazione preliminare ci permette di evitare analisi, anche molto costose, che potrebbero risultare completamente inutili per la valutazione in oggetto.

Di volta in volta quindi, a seconda del rifiuto che troviamo e quindi delle incognite a cui dobbiamo rispondere, si va a costruire un pacchetto di analisi ad hoc specifico per la risoluzione del quesito.

Quando è obbligatorio eseguire analisi chimiche sui rifiuti?

Secondo la normativa vigente sussiste l’obbligo di procedere all’analisi chimica dei rifiuti nei seguenti casi:

  • Per il conferimento in discarica: al fine di determinare se un rifiuto può essere ammesso in discarica è necessario “caratterizzare” il rifiuto (art. 2 del D.M. 27 settembre 2010). La caratterizzazione del rifiuto deve essere eseguita in occasione del primo conferimento in discarica e deve dare informazioni su diversi parametri tra cui: origine, composizione, consistenza, pericolosità, possibili trattamenti. La caratterizzazione va ripetuta almeno una volta all’anno e ogni qualvolta vi sia una variazione significativa nel processo di produzione del rifiuto;
 
  • Per il conferimento ad impianti di termovalorizzazione: la normativa vigente obbliga il gestore dell’inceneritore ad acquisire informazioni sulla composizione chimica dei rifiuti. Tali informazioni devono essere fornite dal produttore del rifiuto così da verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto;
 
  • Per il conferimento ad attività di recupero rifiuti operanti in regime semplificato: in questo caso le analisi sono eseguite dal produttore in occasione del primo conferimento e devono essere ripetute ogni 24 mesi per i rifiuti non pericolosi e ogni 12 mesi per i rifiuti pericolosi;
 
  • Per i rifiuti “a specchio”: i rifiuti vengono definiti “a specchio” perché la loro pericolosità non può essere definita a priori ma dipende dalla concentrazione degli inquinanti contenuti. Per ognuno di questi rifiuti esistono quindi due codici uno per la versione pericolosa e uno per la versione non pericolosa (da qui il nome rifiuti “a specchio”). La pericolosità deve essere stabilita di volta in volta attraverso un’appropriata analisi chimica che valuta la concentrazione di sostante contenute e permette la corretta classificazione del rifiuto.
Eco Analisi Chimiche
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Analisi chimiche dei rifiuti e   sanzioni

Laddove esiste un obbligo la legge prevede una sanzione nel caso di non assolvimento dello stesso. Nel caso delle analisi chimiche sui rifiuti a seconda delle situazioni sono previsti pene amministrative oltre che penali.

Chiunque fornisca false indicazioni sulla composizione dei rifiuti, sulle loro caratteristiche chimiche, sulla loro origine e natura è punito con pesanti sanzioni amministrative pecuniarie. Alle sanzioni pecuniarie si aggiunge poi la pena di cui all’articolo 483 del Codice penale – falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico – punita con la reclusione fino a 2 anni.

Risulta evidente quanto importante sia quindi effettuare tutte le analisi chimiche necessarie affidandosi a realtà competenti e certificate. Per questo motivo Nuova Ecologica 2000 si rivolge a un laboratorio certificato Accredia.

L’importanza dell’affidabilità delle analisi chimiche

Accredia è l’Ente Unico Nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano. Accredia è un’associazione che opera senza scopo di lucro ed è sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.

In qualità di terza parte indipendente Accredia svolge un fondamentale ruolo di tutela della salute e della sicurezza di persone e ambiente in quanto garantisce il rispetto delle norme da parte dei laboratori accreditati.

Rivolgersi ad un laboratorio certificato Accredia significa avere a che fare con un organismo competente che soddisfa i requisiti tecnici e gestionali necessari per garantire risultati accurati e tecnicamente validi.